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“Il rapporto con il pubblico si instaura quando si trasmette un messaggio di bellezza e di armonia”

Incontro con i violoncellisti Giacomo Grandi e Francesco Bartoletti

di Marina Gasperini

Il 14 dicembre 2023, la Società Dante Alighieri di Ginevra, a chiusura di un anno intenso di attività culturali, ha invitato soci, studenti e amici al concerto “Dots”, dell’ensemble LemanCellos, un evento musicale straordinario, fuori dell’ordinario, che ha entusiasmato il pubblico, per la bravura e l’originalità dei musicisti. L’ensemble è composto da due violoncellisti, Giacomo Grandi e Francesco Bartoletti, e dal percussionista polistrumentista Sylvain Fournier.

La curiosità e la ricerca di sempre nuove prospettive musicali comuni è la ragione della nascita di questo fantastico trio che, grazie al dialogo costante tra gli strumenti, sfrutta tutte le possibilità espressive del violoncello, restando sempre in armonia con le percussioni. L’immaginazione e creatività spazia dalle opere composte dai due violoncellisti ai capolavori del repertorio classico, passando per la musica barocca, il jazz e le sonorità mediterranee, con momenti di improvvisazioni libere.

Giacomo Grandi, cittadino italo-svizzero, ha iniziato la sua formazione al Conservatorio di musica di Ginevra, frequentando contemporaneamente la scuola Émile Jaques-Dalcroze. Ha proseguito gli studi a Roma e ha conseguito il Master al Conservatorio di Perugia. Ha quindi continuato a perfezionarsi al Conservatorio Superiore di Ginevra. Francesco Bartoletti è anche lui italo-svizzero, si è diplomato a Parma, ha poi studiato in Svizzera, al Conservatorio di Losanna e al Conservatorio di Ginevra. Ha vinto diversi premi internazionali e attualmente insegna al Conservatorio di Ginevra.

Francesco Bartoletti e Giacomo Grandi

Nel 2017, Giacomo Grandi, ha creato a Ginevra i LemanCellos, primo ed unico ensemble stabile di violoncelli della regione lemanica svizzera e francese, a geometria variabile, dal duo all’orchestra di cinquanta violoncelli. Abbiamo voluto conoscere un po’ più da vicino questi due violoncellisti che, pur esibendosi regolarmente anche in Italia, vivono a Ginevra.

Giacomo, Francesco, la prima domanda, naturalmente è sui motivi che vi hanno spinto a esercitare la vostra arte a Ginevra.

Giacomo: Io ho conosciuto Ginevra da bambino, perché mio padre era un impiegato del Consolato. Ho frequentato la scuola elementare, prima di rientrare a Roma. Volendo sperimentare nuove possibilità di lavoro fuori dall’Italia, Ginevra è stata la prima città a cui ho pensato.

Francesco: Nel 1990 ho vinto una borsa di studio della Comunità europea per seguire uno stage a Saluzzo, in Piemonte. Lì ho conosciuto alcuni professori della Haute Ecole de Musique di Ginevra che mi hanno proposto di venire a perfezionarmi in Svizzera. Ho quindi studiato a Losanna e Ginevra e, una volta introdotto nel mondo musicale ginevrino, ho deciso di restare. 

L’ensemble LemanCellos: Francesco Bartoletti, Giacomo Grandi e il percussionista polistrumentista Sylvain Fournier.

Il vostro concerto per la Dante Alighieri è stato un successo, perché siete bravissimi, ma anche perché?

Giacomo: Perché abbiamo suonato davanti ad un pubblico italiano o amante dell’Italia, e tutto il nostro bagaglio culturale viene dalla storia musicale e artistica del nostro paese. Gli italiani hanno nel sangue la ricchezza di una tradizione immensa, anche se purtroppo non sempre viene valorizzata, e l’Italia resta una sorgente inesauribile di ispirazione creativa.

Francesco: La musica e l’arte rendono più dolce la nostra esistenza e il rapporto con il pubblico si instaura quando si trasmette un messaggio di bellezza e di armonia che prende origine dalle nostre radici profondamente italiane, ma si arricchisce al contatto di altre culture.

A questo proposito, potete spiegarci il titolo “Dots” del vostro concerto-spettacolo di danza?

Giacomo: “Dots” in inglese vuol dire “Punti”. Lo spettacolo si articola intorno all’esplorazione di questo concetto: punti di vista, punti di riferimento, punti di partenza, punti di arrivo.

Francesco: Punti d’incontro, punti di separazione, momenti di vita e di meraviglia. La compagnia romana di danza Excursus illustra i vari momenti musicali nella scena coreografica ideata da Ricky Bonavita, coreografo, ballerino e professore dell’Accademia di Danza di Roma. Siamo molto felici e impazienti di presentare questo spettacolo al Teatro Vascello, il teatro di Roma per eccellenza dedicato alla danza. Nei mesi successivi andremo ancora in scena nel Lazio e in Puglia, ma il nostro desiderio e la nostra speranza sono di riuscire a portare la nostra musica anche in giro per la Svizzera e per l’Europa, esibendoci dove vi sono comunità italiane ed ovunque ci siano persone che amano la musica e l’Italia.

Giacomo, Francesco, nel ringraziarvi per la vostra disponibilità, vi auguro di raggiungere il vostro obiettivo e di essere conosciuti da un pubblico sempre più vasto. Tuttavia, non dimenticate che noi a Ginevra aspettiamo un vostro nuovo concerto.