La tigre di Noto

La tigre di Noto racconta la storia di Anna Maria Ciccone, una donna e una scienziata che visse in un’epoca che le fu ostile, un tempo di pregiudizi e barbarie totalitarie. Nata a Noto nel 1891, partì dalla sua Sicilia e arrivò a Pisa poco prima che scoppiasse la Grande Guerra per studiare fisica: unica donna del suo corso. Insegnò alla Normale e seguì per un’intera vita le traiettorie e le intermittenze della luce, perché la spettrometria era l’oggetto dei suoi studi. [...] Oggi parleremmo della sua passione, della sua forza e del suo coraggio nel riuscire a salvare, nel 1944, i testi ebraici della biblioteca dell’università di Pisa dai nazisti che volevano requisirli e poi distruggerli. Con uno sguardo che attraversa il suo tempo, Simona Lo Iacono ritrae la vita di una donna capace di affermare in ogni ambito dell’esistenza la forza della sua fragilità. Ne esce un romanzo che che ci costringe a convivere con una nostalgia tenace e ci consegna il ritratto, a tratti poetico, di una geniale fisica e matematica che cercò di guadagnare un piccolo bagliore di conoscenza nel buio dell’universo.

Simona Lo Iacono

Nata a Siracusa, è un magistrato e presta servizio presso il Tribunale di Catania. Tra le sue opere figurano Tu non dici parole (Perrone 2008, 2018) premio Vittorini opera prima, Stasera Anna dorme presto (Cavallo di Ferro, 2011), Effatà (Cavallo di Ferro, 2011; BEAT 2011), Le streghe di Lenzavacche (E/O, 2016), romanzo selezionato nei 12 finalisti del Premio Strega. Con Neri Pozza ha pubblicato, con un largo successo di pubblico e di critica, Il morso (2017), L’albatro (2019) e Il mistero di Anna (2022).