Il soggiorno a Siracusa mi è piaciuto molto, per diverse ragioni.
Primo, ho fatto begli incontri. Siete stati tutti simpaticissimi: Marta, il piccolo gruppo di partecipanti, le guide Giusi, Luca e Nicoletta, la cuoca Sefi, gli amici di Marta che abbiamo incontrato sabato sera.
Secondo, il b&bVerbavolant era comodo e piacevole: ben situato, al centro di Ortigia, spazioso, con una decorazione originale di libri e macchine da scrivere. I proprietari, Fausta ed Elio, sono stati molto accoglienti. Ma il pezzo più forte era la colazione, con tanti piatti che Fausta ci spiegava con molti dettagli, diversi ogni giorno! Una meraviglia.
Poi, abbiamo migliorato la nostra conoscenza dell’italiano (e anche imparato qualche parola in dialetto siciliano), grazie alle lezioni di Marta, inoltre abbiamo imparato molto sulla ricca storia e la cultura di Siracusa, grazie alle attività interessanti e diverse che Marta ha organizzato.
Mi sono particolarmente piaciute le visite di Ortigia e del parco archeologico con l’autrice Giusi Norcia, intrecciando architettura, storia, leggende e letteratura.
Alla riserva di Vendicari, abbiamo non solo ammirato la bellezza della natura, ma anche scoperto la storia della tonnara e dell’antica pesca del tonno.
Non bisogna dimenticare la cucina, una componente importantissima della cultura siciliana, che si abbina con il vino, che abbiamo apprezzato grazie alla degustazione di vini al ristorante “Le quattro sorelle” di Noto, alla visita del mercato e al corso di cucina con Sefi.
Per me è stata anche molto interessante la visita del museo dei pupi, dove ho scoperto il teatro dei pupi e il suo tradizionale repertorio basato sulla chanson de geste di Carlo Magno e i suoi paladini.
Per finire vorrei condividere alcune delle mie impressioni più forti.
Sono stata colpita dalla monumentalità e teatralità di Noto, dove, lungo la strada principale, palazzi aristocratici, chiese e monasteri di clausura, uno dopo l’altro, si susseguono. Le facciate barocche delle chiese, in cima a larghe e alte scalinate, formano imponenti palcoscenici mostrando il passato potere della Chiesa!
Siracusa e i suoi dintorni mi sono sembrati come un palinsesto con delle tracce di tutte le civiltà che ci si sono installate: i Greci, i Romani, gli Arabi, i Normanni,… il Duomo è un buon esempio, edificato sopra il tempio greco, utilizzando le sue colonne doriche, inserite nei muri; nella lingua, si trovano delle parole arabe, come “rais” per il capo della tonnara, e anche nella cucina, con il cuscus come piatto tipico siciliano!
Per concludere, vorrei dire che la settimana a Siracusa organizzata da Marta ha arricchito la nostra mente, le nostre conoscenze, ma è anche stata un piacere per tutti i nostri sensi: la vista ovviamente; il gusto con i sapori che abbiamo assaggiato; l’olfatto con i profumi dei fiori, della zagara, delle spezie, l’odore del mare; e l’udito, con il commovente concerto di chitarra di Dario Chillemi che ha piacevolmente concluso la nostra settimana a Siracusa.
Grazie mille!
Martine